Deradorian

Parole di Zachary Weg

The crushing coronavirus and unrest worldwide dominated headlines this past year but Find the Sun by Los Angeles-based musician, Deradorian, era uno dei migliori, gli album più spiritualmente nutrienti. Upon a few listens, hearing such songs as the relaxed "Red Den" and the transcendent "Monk's Robes," one does enter a calm state that is needed for these trenchant times. Like the meditative albums of free jazz pioneers Pharoah Sanders and Alice Coltrane that influenced it, the new record by the Northern California-born, Armenia-rooted Angel Deradoorian is music-as-peace, sound-as-balm. The fact that Find the Sun also slinks and grooves, recalling at once Sonic Youth's compellingly ominous Bad Moon Rising (1985) and the deliriously playful work of revered German band, Can, only makes the album richer and underscores Deradoorian's past as an indie rocker.

Dopo una giovinezza trascorsa nel sobborgo di Sacramento di Orangevale, dove ha imparato a suonare il pianoforte e il violino all'età di cinque anni, Deradoorian si trasferì a Crown Heights quando aveva vent'anni, unendosi alla band deliziosamente imprevedibile, Proiettori sporchi, appena due mesi dopo. Era la fine degli anni 2000, un'epoca in cui Brooklyn era quasi un paradiso di band consacrate, quando i ragazzi delle scuole superiori iniziarono ad ascoltare la straordinaria abilità musicale di Grizzly Bear e l'emozionante fusione di generi di TV On the Radio. Fu anche quando i Dirty Projectors pubblicarono il loro esilarante album rivoluzionario, Per favore, Orca (2009) e quando Deradoorian ha entusiasmato il pubblico con la sua voce elastica e il suo basso focoso.

Parlando al telefono dalla sua casa di Los Angeles riguardo all'epoca, Deradoorian dice, "Molte persone finirono per fare molta musica a Zebulon, which was a really important venue for these bands to play at. Guardando indietro, I started to see how much we were all folded into a local community that helped to push a lot of bands from that time to bigger venues, tour circuits, and music festivals. It was a very magical time because there were a lot of D.I.Y. venues. It was before a lot of these developers came in and destroyed local music spaces that made it cool, and then appropriated that kind of image of cool music and arts culture while pushing out the people who created that." Ancora, Deradoorian doesn't seem to hold any grudges and doesn't quite have nostalgia for that era because, as she says in a warm California drawl, "I think magic can be recreated in many ways." An explorer at her core, Deradoorian si separò pacificamente dai Dirty Projectors ed evocò diverse manifestazioni di meraviglia.

In 2015, l'artista ha pubblicato il suo esuberante debutto solista L.P., Il pianeta dei fiori in espansione. Uno dei migliori dischi art-pop degli ultimi dieci anni, un lavoro che assomiglia quasi a Pet Sounds nella sua impavida inventiva, l'album non solo ha messo in mostra la maestria vocale di Deradoorian, ma anche la sua capacità di lavorare bene, canzoni immediate, anche. Dopo diverse apparizioni come ospite, incluso uno nella chiusura simile a una ninna nanna, "1959" al largo di Hamilton Leithauser + Ho fatto un sogno che tu fossi mio di Rostam (2016), Deradoorian la lasciò argentata, incantevole E.P., Eterno Ritorno in 2017 E, proprio lo scorso settembre, Trova il sole (2020).

Anche se un po' più inquietante di The Expanding Flower Planet, questo secondo L.P. ha tracce come la ricerca "Coste della Corsica" e la Bossa nova tintinnava "Devil's Market." While it also may sound more pained, with the singer's usually cosmic voice more earthbound, the album was written during a peaceful summer at the Rockaways and is mostly the result of her going on a ten-day Vipassana meditation retreat that proved foundational. "It taught me how the ways in which you create aren't always you doing something physically. It's not always you sitting and playing a guitar or a keyboard," she says of the experience. "There are many forms of how creation works and there is learning to trust yourself, your intuition and how you're going to work through that process. I think that's something I really learned from sitting and being very still." The previously world-touring performer wasn't allowed to so much as check her phone, Infatti, o leggi un libro e fai esercizio oltre a camminare.

Tale austerità e semplicità quotidiana potrebbero aver prodotto l'offerta più sommessa a cui Deradoorian abbia mai dato il suo nome, ma anche la sua offerta più sicura e sicura., di conseguenza, il suo più riconoscibile ed empatico. "E niente è qui per restare," canta in Find the Sun standout, "Ero io" Ma, particolarmente, per adesso, Deradoorian guiderà attraverso l'impermanenza.